IL NOSTRO FUTURO E' L'AZIONARIATO POPOLARE TRUST.
di ADRIANA QUATTRINO - IMPERIA
Presidente nazionale del Nuovo Partito Popolare e componente la Direzione nazionale della Democrazia Cristiana.
Quale sarà il futuro del Popolo Italiano? In questo periodo, prendendo atto dello squallore diffuso nella politica e della sua casta, nonchè della maggioranza dei mentalmente collusi aderenti a essa, è difficile da dire.
Di sicuro, anche se per ora in Italia si stanno vedendo solo degli abbozzi, la figura del ricco imprenditore, laddove possibile, tenderà, se non proprio a sparire, almeno a essere ridimensionata.
La rivalutazione dell’etica economica globale non può più tollerare queste estreme differenze patrimoniali. Le storie infinite di fallimenti, chiusura d’aziende e disoccupazione a livelli di guardia, dimostrano la sconfitta di chi doveva governare l’Italia; non per portarla al commissariamento su indicazioni straniere ma, gestirla al meglio dell’intelletto e della volontà umana. Invece personaggi politici latori di false illusioni hanno preso la gestione sociale e politica dello Stato, salvo poi scaricarla completamente quando gli interessi sono finiti, senza mai pagarne le conseguenze in caso di crac finanziario.
Il Nuovo Partito Popolare, fondato nel 1975, rinasce con alla Presidenza – dal 2009 – di una donna ed ora si allea alla Democrazia Cristiana – Terzo Polo di Centro, nella convinzione che questa sia la strada da percorrere per ridare speranza al nostro Paese.
Intendiamo offrire a tutti la possibilità di partecipare dall’ITALIA alla RINASCITA ECONOMICA GLOBALE, condividendone i profitti durevoli per le prossime generazioni, attraverso il trust e l’azionariato popolare ma anche utilizzando il Cervello ed il Cuore per una vera rivalutazione mondiale dei veri valori.
Il trust è un’associazione libera di persone che si costituiscono in entità giuridica e che cercano di coinvolgere il maggior numero possibile di persone di buona volontà, con lo scopo di difendere la propria PATRIA da speculazioni e svendite patrimoniali e del territorio, detenendo quote societarie in percentuale variabile, a seconda del potenziale economico, ma certi della serietà e condivisione dell’obiettivo finale.
I trust sono un progetto che mira a ridare al Popolo la centralità della scena politica economica
Anche se l’Italia è molto indietro rispetto agli altri Paesi, i trust stanno cominciando a essere conosciuti e utilizzati, specialmente in quelle città che hanno subito l’onta del fallimento economico territoriale.
Il Nuovo Partito Popolare e la Democrazia Cristiana – Terzo Polo di Centro appoggiano, e talvolta sostengono economicamente, la diffusione dei trust in tutti i settori dell’economia e del sociale. Un discorso del genere non è assolutamente impossibile, tuttavia serve una maggiore base di partecipazione popolare per poterlo attuare completamente.
L’azionariato popolare applicato al territorio consiste, come dice espressamente il termine, nell’acquisto di una quantità variabile di azioni della società da parte del cittadino, che così diventa azionista in prima persona. Al contrario di quanto si possa erroneamente pensare, non serve assolutamente essere quotati in borsa per dare il via a questo meccanismo. E’ la società stessa che può decidere quante quote, in base al valore progettuale, possono essere messe a disposizione dell’azionariato popolare, dallo 0,1% fino al 100% qualora si voglia una società interamente controllata dai cittadini, senza un vero soggetto predominante ma, garantito dal trustee.
E’ un discorso, questo, che, forse, è addirittura più facile gestire per un Comune piccolo. La volontà degli abitanti del territorio può illustrare e consigliare al meglio le necessità primarie della popolazione del luogo. Se il trust sembra difficile è perché quello che manca è l’entusiasmo di essere protagonisti decisionali del proprio Stato-Nazione.
La vera causa del ritardo della diffusione del trust è innanzi tutto la scarsa volontà da parte della dirigenza, e, in secondo luogo, quel concetto d’innovazione e comunicazione che sta alla base di ogni moderna società sociale di condivisione empatica globale, e che non contrasta assolutamente con una concezione di veri valori per il Bene Comune.
Altre soluzioni possono essere possibili ma, aspettare che siano altri a governare i nostri interessi è una nozione deleteria perché ci rende schiavi di economie globali finanziariamente fallimentari. Molto difficilmente un altro qualsiasi Stato tenderebbe a fare l’interesse dell’ITALIA: spetta a noi per primi riconoscere e rivalutare i valori italiani come Capofila del Bello, del Giusto, del Condiviso per il BENE COMUNE.
Trust e azionariato popolare possono essere importanti per la nostra posizione nella Geopolitica Mondiale partendo dal Mediterraneo DIO benedica e guidi i nostri passi !
mondiale e soprattutto conferirgli una funzione di controllo.
ADRIANA QUATTRINO – IMPERIA
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