Vangelo del giorno - mercoledì 1 maggio 2013
Signore, da chi andremo ? Tu hai parole di vita eterna (Gv 6,68)
Mercoledì della V settimana di Pasqua
Santo(i) del giorno : S. GIUSEPPE Lavoratore (memoria facoltativa), S. PELLEGRINO Laziosi, Religioso
Meditazione del giorno
Isacco della Stella : La Parabola della vigna
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 15,1-8.
Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo.
Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perchè porti più frutto.
Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me.
Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perchè senza di me non potete far nulla.
Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato.
In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli.
Traduzione liturgica della Bibbia
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Meditazione del giorno:
Isacco della Stella (? - ca 1171), monaco cistercense
Omelia 16, prima per la domenica del Settantesimo, �5-8 ; SC 130
La Parabola della vigna
Dichiaro il mio completo rispetto alla spiegazione fedele e pertinente che riconosce la Chiesa universale nella vigna [della parabola in Matteo 20,15]: la vigna rappresenta Cristo; i rami, i cristiani; il vignaiolo e padrone, il Padre celeste; il giorno, il tempo nella sua totalità o la vita dell'uomo; le ore, le età del mondo o dell'individuo; la piazza, la frenetica attività del mondo, avida di denaro.
Personalmente tuttavia, mi piace considerare l'anima e il corpo, cioè la persona intera, come una vigna. Non devo trascurarla, ma zappare bene e lavorare perchè non sia soffocata da germogli o radici estranee, nè disturbata dall'abbondanza dei suoi propri germogli. Devo potarla perchè non produca troppa legna e porti più frutti. Devo assolutamente circondarla con una siepe perchè non sia a portata di mano dei passanti sulla strada e soprattutto perchè il cinghiale del bosco non la distrugga (cfr Sal 80,14). Devo coltivarla con la massima cura affinchè il ceppo autentico della vigna prescelta non degeneri e non diventi una vigna straniera, incapace di rallegrare Dio e gli uomini (cfr Sal 104,15), piuttosto capace di rattristarli. Devo proteggerla con la massima vigilanza affinchè il frutto che è costato tanto lavoro ed è stato così a lungo atteso non sia rubato in segreto da chi, di nascosto, divora il povero (Ab 3,14), affinch� non scompaia all'improvviso a causa di una devastazione imprevista. Ecco perchè il primo uomo ha ricevuto l'ordine di custodire il Paradiso come se fosse la sua vigna (Gen 2,15).
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� O alto e glorioso Dio,
illumina le tenebre del cuore mio.
Dammi una fede retta, speranza certa,
carità perfetta e umiltà profonda.
Dammi, Signore, senno e discernimento
per compiere la tua vera e santa volontà.
Amen. �
SAN FRANCESCO (Preghiera davanti al Crocifisso)
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