LA FORZA CHE HA FATTO GRANDE L'ITALIA

domenica 2 giugno 2013

DEMOCRAZIA CRISTIANA: E' NECESSARIO RECUPERARE LA SOVRANITA' DELLO STATO SULLA BORSA ITALIANA !

Il Decreto Vicereale di Eugenio Napoleone sancì, nel gennaio 1808, la nascita della Borsa di Commercio di Milano . La vera novità introdotta in Italia dal Bonaparte fu il regime pubblicistico delle Borse del Commercio il che ha contraddistinto il mercato finanziario italiano sino al 1998, differenziandolo dal sistema privatistico anglosassone.<br>
Anche gli Austriaci, una volta ritornati al potere a Milano, confermarono  totalmente (nel maggio 1816) l'istituzione della Borsa di Commercio , ed un tanto avvenne per il tramite di un apposito Decreto Imperiale.
Ma nel 1998, il Governo presieduto da Romano Prodi, che aveva all'epoca Carlo Azelio Ciampi come Ministro del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica, decise il passaggio di un soggetto pubblico (come il Consiglio di Borsa ) in un soggetto privato in forma di Società per azioni. Nacque così la Borsa italiana spa .
Nel 2007, il Governo ancora una volta presieduto da Romano Prodi, che aveva Tommaso Padoa  Schioppa come Ministro dell'Economia e della Finanza, firmò un accordo per integrare la Borsa Italiana spa all'interno del London Stock Exchange Group di Londra.                                                                                          
Il tutto venne pomposamente definito il principale mercato in Europa, protagonista sul piano globale e strumento di forte sviluppo del sistema economico e finanziario italiano .                                                                   
Due le conseguenze:                                                                         
L'aver ceduto a London Stock la Borsa italiana significa che il nostro Paese non è più proprietario dello strumento fondamentale per poter decidere, come Stato sovrano, politiche economiche e finanziarie e fornire conoscenze ed attenzioni alle grandi, medie e piccole imprese del nostro Paese;                                                             
L'operazione London Stock -  che ha mantenuto la sterlina come moneta corrente  - non ha certamente consentito di poter essere uno strumento di forte sviluppo del sistema economico e finanziario italiano
In un documento congiunto siglato da parte del Segretario politico nazionale D.C. ANGELO SANDRI e del Responsabile nazionale del Dipartimento Economia della D.C. MARCELLO DI TONDO si esprimono forti critiche ai Governi italiani che hanno gestito così malamente questa inaccettabile trasformazione, foriera non di benefici ma di un gravissimo indebolimento delle nostre istituzioni economico-finanziaria
Ripristinare una situazione di sovranità da parte dello Stato italiano anche su questo specifico ed importante aspetto è uno dei punti principali che la DEMOCRAZIA CRISTIANA ha messo in agenda per invertire la rotta  ed interrompere il trend non certo positivo fin qui registrato in questi ultimi vent'anni.

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