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sabato 29 giugno 2013

LUCA AGNESINO (D.C.): < E' COMPITO DELLA POLITICA DISTINGUERE TRA EVASORI E DISPERATI ! >

IL POPOLO DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA
             < redazione.ilpopolo@dconline.info >


LUCA AGNESINO (D.C.): < E' COMPITO DELLA POLITICA DISTINGUERE TRA EVASORI E DISPERATI ! >

Prima si impiccavano alle travi delle loro aziende e cadevano nelle pagine di cronaca nera, mentre a distanza le Istituzioni chiedevano inspiegabilmente se non ci fossero altre ragioni. Allora hanno cominciato a darsi fuoco per la strada pur di elemosinare l'attenzione di una politica ripiegata su se stessa e di un governo troppo concentrato sui numeri per riuscire a comprendere le persone.

Ma poi anche è avvenuta l'irruzione di un disperato nell'Agenzia delle Entrate con le armi in pugno, con gli ostaggi, le forze speciali: sembrava terrorismo, invece era "solo" terrore !  Quel terrore che afferra e confonde un uomo solo, quando non riesce a immaginare per sè e per la propria famiglia nessun altro futuro che un muro nero.

Non si sa cosa debba ancora succedere perchè i governanti sollevino la testa dai tabulati di Borsa e prendano atto che esiste un'emergenza umanitaria nazionale.

Un terremoto economico e morale che va affrontato con gli strumenti della vera politica: buonsenso e visione del futuro.

Uno Stato assente con politiche sterili ed azioni vessatorie a senso unico non funziona e sono proprio questi Stati a produrre le ingiustizie più efferate. Per un artigiano o un piccolo imprenditore, il funzionario delle tasse che emette un fermo amministrativo all'auto e il funzionario del ministero che paga a trecento giorni quando paga, non sono due universi lontani e incomunicabili, ma due volti della stessa mala-amministrazione.

Due nemici che marciano separati per colpire uniti l'unico obiettivo e vanno ad aggiungersi al sistema bancario che non presta soldi, anzi chiede a chi è in rosso di rientrare; alle bollette dell'energia più cara d'Europa; ai doppioni e alle doppiezze di una macchina burocratica costruita a strati per agevolare i pedaggi della corruzione; a una giustizia civile dai modi ingiusti e dai tempi incivili.

Ma le ragioni più profonde di questa disfatta in corso non riguardano solo gli imprenditori e non sono solamente economiche. Sono anche psicologiche. Il senso di umiliazione che prende alla gola chi si vede costretto a ridurre il tenore di vita della propria famiglia. La solitudine di chi non ha più strutture familiari nè sociali a cui appoggiare la propria inquietudine. Soprattutto la disperazione cupa di chi non riesce più nemmeno ad alzare la testa perchè quando la alza non vede una classe dirigente che indica soluzioni, ma una casta avvinghiata ai propri privilegi e una processione di "sacerdoti" del libero mercato che officiano una messa triste, fatta di numeri senz'anima.

Le persone più fragili si disperano fino a impazzire perchè il potere non li ascolta e quando parla non usa il linguaggio della speranza ma quello della paura. Risanare l'economia di un cimitero non è una soluzione praticabile.

Il liberismo non può selezionare i suoi protagonisti sulla base di impazzimenti e suicidi. Tocca alla politica, o a chi ne fa le veci, togliere l'involucro ai numeri fino a trovare le persone. Distinguere fra evasori e poveri disperati che si arrabattano da italiani, non da tedeschi, e per i quali il rigore alla tedesca è una cura che guarisce il male ma uccide il malato !

     Dr. Luca Agnesino
< luca.agnesino@dconline.info >


Articolo che uscira' sul IL POPOLO DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA
 - EDIZIONE TELEMATICA - DI DOMENICA 30 GIUGNO 2013


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