LA FORZA CHE HA FATTO GRANDE L'ITALIA

giovedì 25 aprile 2013

ANGELO SANDRI: E' NECESSARIO UN PERCORSO UNITARIO CHE PORTI ALLA RIUNIFICAZIONE ED AL DEFINITIVO RILANCIO POLITICO ED ORGANIZZATIVO DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA

  DEMOCRAZIA CRISTIANA         
         Via degli Scialoja n. 3 - ROMA
      < segreteria.nazionale@dconline.info >
        < www.democraziacristiana.info >

Preg.mo On. Ettore Bonalberti  
          e p.c.
Preg.mo On.
Gianni Fontana
Preg.mo On. Clelio Darida
Preg.mo Dott. Raffaele Lisi
Nominativi in indirizzo della comunicazione
   via mail da parte On. Bonalberti
          
    LORO SEDIHo ricevuto la mail da parte dell'On. Ettore Bonalberti, peraltro inviata ad un copioso numero di indirizzi, ai quali mi permetto di inviare alcune considerazioni in risposta a quanto è stato già loro comunicato nella mail di cui trattasi.

Lo spirito con il quale ho preso parte all'Assemblea degli iscritti D.C. (che si riconoscono nella Segreteria dell'On. Gianni Fontana) e che si è svolta a Roma lo scorso sabato
6 aprile 2013 è stato lo stesso con il quale mi sono recato ad incontrarmi - sempre a Roma - con l'On. Clelio Darida e l'On. Silvio Lega nel marzo 2012 e nell'incontro svoltosi a presso gli uffici romani dell'On. Gianni Fontana in data 13 settembre 2013.


In tutte queste ben precise tre occasioni ho espresso il pensiero mio personale, nonch� della Direzione nazionale della Democrazia Cristiana (così come scaturita a seguito del XXI Congresso nazionale del partito svoltosi a Milano nel febbraio del 2009): ossia l'istanza di un percorso politico comune che ci porti ad un Congresso nazionale unitario di tutti gli iscritti al partito scudocrociato.

Per noi che abbiamo fin qui avuto un periglioso e faticoso cammino sarà il XXII Congresso nazionale della Democrazia Cristiana.

Ma al di là della numerazione, ce non credo sia un ostacolo insormontabile, lo scopo che ci prefiggiamo è quello di far si che il convocando Congresso nazionale possa segnare un momento di riappacificazione e di definitiva riaggregazione della diaspora politica democristiana o perlomeno di tutti coloro che intendono richiamarsi alla Democrazia Cristiana storica.

Con ciò - evidentemente - non possiamo non richiamarci al rispetto del vigente Statuto della Democrazia Cristiana e dei Regolamenti attuativi dello stesso (nella loro ultima versione ossia così come approvati dal Consiglio nazionale del ns. partito agli inizi degli anni '80) ed al rispetto dei principi ispiratori della D.C., in piena sintonia con gli insegnamenti della Dottrina Sociale della Chiesa.

Ritengo pertanto che - al di là della numerazione che intendiamo dare al prossimo Congresso nazionale - sia particolarmente importante definire un percorso unitario che ci aiuti a superare le differenti posizioni che vari gruppi in questi anni hanno incarnato, ma sempre (va sottolineato) con la ferrea volontà di rimanere ancorati alla Democrazia Cristiana (così come ontologicamente individuata poc'anzi) in un percorso di continuità storica, politica e giuridica.


Abbamo pertanto proposto di giustapporre le dirigenze nazionali e locali dei partiti che si richiamano a questo progetto comune iniziando a lavorare da subito in quest'ottica unitaria e crando un cosiddetto tavolo di lavoro a livello nazionale che possa gettare le basi per la convocazione del Congresso nazionale p.v. così come ipotizzato.

Giustapporre però non significa eliminare e non può esserci pertanto, in questa fase, nessuna interferenza, specie se ostativa, verso il lavoro politicamente svolto dal cosiddetto "vicino".

Anzi sarebbe del tutto auspicabile che incominciassimo ad aiutarci a vicenda nel raggiungimento del fine comune che non può che essere - ovviamente - che il rilancio politico ed organizzativo della Democrazia Cristiana.

E' infine indubitabile che dev'esserci - anche in questa fase, come già in passato - il massimo raccordo con gli iscritti D.C. del 1992/1993, in sintonia con quanto abbiamo richiesto nell'atto di citazione del settembre 2002 (Avv. Bruno Panizzo) e poi sfociato - dopo vari passaggi giuridici - nell'ormai famosa storica sentenza della Corte di Cassazione del dicembre 2010.
Da questo punto di vista il Comitato degli iscritti 1992/1993 presieduto dal dott. Raffaele Lisi appare numericamente il più corposo ed anche il più rappresentativo dal punto di vista della continuità storica. E' comunque opportuno allargare sempre più la partecipazione anche ad altri gruppi che volessero collegarsi alle finalità da noi sempre perseguite.

Per concludere l'invito che mi sento di esprimere non solo ai dirigenti di partito che attualmente ho l'onore di rappresentare, ma anche a quelli delle forze "consorelle" sempre riconducibili allo scudocrociato, è quello non certo di rallentare, ma di intensificare gli sforzi per:

a) produrre il maggior numero possibile di iscritti alla Democrazia Cristiana per l'anno 2013

b) procedere alla ricorstituzione degli organismi direttivi di partito ai sensi del vigente Statuto della Democrazia Cristiana

c) proseguire nell'opera di raccordo e di coinvolgimento degli iscritti alla Democrazia Cristiana del 1992/1993 ancora all'uopo disponibili

d) intensificare la collaborazione e la sinergia tra le varie "componenti" democristiane al fine di arrivare- nel tempo pi� brevi possibile all'auspicata unificazione.

Per fare un tanto abbiamo proposto (ed anche l'assemblea romana del 6 aprile mi pareva avesse condiviso) ho proposto di giustapporre la dirigenza D.C. esistente ai vari livelli di competenza con spirito di pari dignità per arrivare - nel più breve tempo possibile - alla convocazione di Congressi unitari che potessero esprimere una nuova univoca dirigenza.

Rimango comunque a disposizione - e con me tutti i dirigenti della D.C. che rappresento - per ulteriori confronti e per concretizzare quella forma di collaborazione che credo venga da più parti auspicata, come testimoniano i molteplici positivi contatti che abbiamo riscontrato in varie parti d'Italia.

Aggiungo inoltre che questa riscontrata ns. tendenza unitaria sta provocando l'avvicinamento (o il riavvicinamento) di tante persone rimaste deluse o sospettose proprio a causa di questa eccerssiva frammentazione.

E' un'occasione molto importante per rilanciare definitivamente la DEMOCRAZIA CRISTIANA e ritengo sinceramente che non sia il caso di lasciarcela sfuggire.


               Cordiali saluti e BUONA D.C. a tutti ! ! !

                             
Angelo Sandri

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutti chiedono l'unificazione della DEMOCRAZIA CRISTIANA ! l'UNIFICAZIONE è molto importante perchè permetterebbe al partito scudocrociato di presentarsi unito ed ottenere quei risultati che gli sono finora mancati proprio a causa di tutte queste divisioni.

Inoltre va anche detto che oramai - di fatto - l'UDC e' morta !


Grazie a persone come aNGELO sANDRI, che non hanno MAI desistito, si può arrivare ora ad una nuova DEMOCRAZIA CRISTIANA.

E' ORA DAVVERO IL MOMENTO DI RIMBOCCARSI LE MANICHE E RIFARE GRANDE LA D.C. !


ALEX AIROLDI - LEGNANO

Anonimo ha detto...

LA DEMOCRAZIA CRISTIANA DEVE RITORNARE UNITA E DOBBIAMO AFFRONTARE INSIEME LE GRANDI SFIDE CHE CI ATTENDONO !!!!

Anonimo ha detto...

BENE ...ADESSO ABBIAMO UN GOVERNO DEMOCRISTIANO ....

Anonimo ha detto...

E' necessario procedere e lavorare intensamente per unire tutte le persone disponibili e di buona volontà che condividano il progretto di rilanciare la Democrazia Cristiana sulla scena politica italiana. Diamoci tutti da fare in questa direzione. E' quello che la gente si aspetta!

Alberto (da Messina)