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domenica 30 giugno 2013

LE AUTONOMIE LOCALI IN ITALIA: UN PATRIMONIO DA TUTELARE.

LE AUTONOMIE LOCALI IN ITALIA: UN PATRIMONIO DA TUTELARE.

Il Movimento Giovanile della D.C. insiste nella trattazione di un argomento quale la
situazione degli Enti Locali, soprattutto dei piccoli Comuni, che merita la più ampia trattazione e discussione per il modo in cui è stata liquidata la riforma imposta dall'alto e senza criterio alcuno. Da qui la richiesta fatta al Partito da parte dello stesso Movimento Giovanile di creare un Dipartimento ad hoc per la problematica di tutto il Comparto degli Enti Locali del nostro Paese.

E tra gli Enti che più di tutti hanno visto l'aggravarsi della propria situazione gestionale, programmatica e funzionale, sono stati i piccoli Comuni al di sotto dei 5000 abitanti.
In questo caso infatti il Legislatore, senza alcun confronto e senza l'apertura di una minima discussione, ha deciso negli ultimi anni non solo il taglio drastico e consistente dei trasferimenti, bensì è anche entrato a gamba tesa per definirne il loro ordinamento normativo, dapprima diminuendo il numero dei rappresentanti eletti e, per finire obbligando gli stessi Enti a scegliere se effettuare le cosiddette funzioni fondamentali tra le Unioni e le Convenzioni.
E tutto questo senza comprendere la gravità di tale scelta.
Il Movimento Giovanile della D.C. evidenzia a tutto il Partito ed alla pubblica opinione, la propria contrarietà avverso il modo di operare fino ad ora riservato agli Enti Locali e, in particolar modo ai Piccoli Comuni del nostro Paese, là dove sono custoditi e sono ancora vivi cultura, tradizioni, senso civico e racchiuse le storie che hanno formato la nostra Italia.
E' giunto il momento di fermare questa assurda deriva centralista che non porta da nessuna parte.
La storia dei Municipi della nostra Italia non può essere cancellata con un tratto di riga rossa. Ecco perchè assume importanza la proposta che il Movimento Giovanile della D.C aveva evidenziato poco tempo fa al Partito, ovvero la creazione di una vera Carta delle Autonomie degli Enti Locali partendo dal basso e, non senza obblighi caduti dall'alto in maniera verticistica.
Facciamo pertanto espressa richiesta a chi ha più esperienza di noi, e invitiamo tutte le Forze Politiche del nostro Paese a riconsiderare come è giusto che siano i Municipi del nostro Paese, dal più piccolo al più grande; in particolare modo per quelli più piccoli, chiediamo di voler riscrivere insieme ai loro rappresentanti un nuovo Testo, che li veda ancora una volta protagonisti della storia del nostro Paese.

Marco Brovelli -Varese
Segretario nazionale M.G.D.C.



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