Il Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana, che già in passato aveva trattato il tema degli assetti istituzionali e delle nuove proposte politiche formulate per rendere lo Stato più funzionale e più vicino ai cittadini, si sofferma oggi su un tema alquanto delicato che, a parere di chi scrive, dovrebbe essere urgentemente rivisto dal Legislatore. Si è fatto un gran parlare di scandali e di ruberie da parte degli Eletti nelle varie Amministrazioni (Comunali, Provinciali e Regionali), ma tutto ciò senza considerarne la vera causa che li ha scatenati. Ebbene secondo il modesto parere di chi scrive, la vera causa o meglio le vere cause sono essenzialmente la mancanza di senso civico da parte di chi è stato eletto e, soprattutto dei controlli che prima della riforma costituzionale del Titolo V della Costituzione venivano esercitati. Mi riferisco alla scellerata decisione adottata dal Legislatore che nell'ottobre 2001 abrogava l'articolo 130 della Costituzione che prevedeva l'istituzione dei Comitati Regionali di Controllo, in sigla i CO.RE.CO. A distanza di quasi dodici anni e alla luce dei fatti riportati sulla cronaca di questi ultimi anni, il Movimento Giovanile della D.C. considera necessario aprire un tavolo di discussione sulla necessità di reintrodurre i Comitati Regionali di Controllo i quali dovrebbero ritornare poter verificare nel merito tutti gli atti emanati dai Comuni, dalle Provincie e dalle Regioni, affinché essi siano corrispondenti alle leggi e ai regolamenti, impedendo talune anomalie e irregolarità che hanno portato a devastanti scandali degli ultimi tempi, rendendo la politica davvero odiata dalla gente. Il Movimento Giovanile della D.C sostiene, pertanto, l'opportunità che tutto il Partito valuti la proposta così come formulata e, qualora la ritenga meritevole, di volerla estendere a tutti i Partiti e le Forze che siedono nel Parlamento Italiano, per reintrodurre questo importante Organo nelle assise Regionali. Marco Brovelli - Varese Segretario nazionale del Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana
giovedì 13 giugno 2013
PER PORRE UN LIMITE ALLE RUBERIE GENERALIZZATE NEGLI ENTI LOCALI IL MOVIMENTO GIOVANILE D.C. PROPONE DI RICOSTITUIRE CON URBGENZA I COMITATI REGIONALI DI CONTROLLO.
PER PORRE UN LIMITE ALLE RUBERIE GENERALIZZATE NEGLI ENTI LOCALI IL MOVIMENTO GIOVANILE D.C. PROPONE DI RICOSTITUIRE CON URBGENZA I COMITATI REGIONALI DI CONTROLLO.
Il Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana, che già in passato aveva trattato il tema degli assetti istituzionali e delle nuove proposte politiche formulate per rendere lo Stato più funzionale e più vicino ai cittadini, si sofferma oggi su un tema alquanto delicato che, a parere di chi scrive, dovrebbe essere urgentemente rivisto dal Legislatore. Si è fatto un gran parlare di scandali e di ruberie da parte degli Eletti nelle varie Amministrazioni (Comunali, Provinciali e Regionali), ma tutto ciò senza considerarne la vera causa che li ha scatenati. Ebbene secondo il modesto parere di chi scrive, la vera causa o meglio le vere cause sono essenzialmente la mancanza di senso civico da parte di chi è stato eletto e, soprattutto dei controlli che prima della riforma costituzionale del Titolo V della Costituzione venivano esercitati. Mi riferisco alla scellerata decisione adottata dal Legislatore che nell'ottobre 2001 abrogava l'articolo 130 della Costituzione che prevedeva l'istituzione dei Comitati Regionali di Controllo, in sigla i CO.RE.CO. A distanza di quasi dodici anni e alla luce dei fatti riportati sulla cronaca di questi ultimi anni, il Movimento Giovanile della D.C. considera necessario aprire un tavolo di discussione sulla necessità di reintrodurre i Comitati Regionali di Controllo i quali dovrebbero ritornare poter verificare nel merito tutti gli atti emanati dai Comuni, dalle Provincie e dalle Regioni, affinché essi siano corrispondenti alle leggi e ai regolamenti, impedendo talune anomalie e irregolarità che hanno portato a devastanti scandali degli ultimi tempi, rendendo la politica davvero odiata dalla gente. Il Movimento Giovanile della D.C sostiene, pertanto, l'opportunità che tutto il Partito valuti la proposta così come formulata e, qualora la ritenga meritevole, di volerla estendere a tutti i Partiti e le Forze che siedono nel Parlamento Italiano, per reintrodurre questo importante Organo nelle assise Regionali. Marco Brovelli - Varese Segretario nazionale del Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana
Il Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana, che già in passato aveva trattato il tema degli assetti istituzionali e delle nuove proposte politiche formulate per rendere lo Stato più funzionale e più vicino ai cittadini, si sofferma oggi su un tema alquanto delicato che, a parere di chi scrive, dovrebbe essere urgentemente rivisto dal Legislatore. Si è fatto un gran parlare di scandali e di ruberie da parte degli Eletti nelle varie Amministrazioni (Comunali, Provinciali e Regionali), ma tutto ciò senza considerarne la vera causa che li ha scatenati. Ebbene secondo il modesto parere di chi scrive, la vera causa o meglio le vere cause sono essenzialmente la mancanza di senso civico da parte di chi è stato eletto e, soprattutto dei controlli che prima della riforma costituzionale del Titolo V della Costituzione venivano esercitati. Mi riferisco alla scellerata decisione adottata dal Legislatore che nell'ottobre 2001 abrogava l'articolo 130 della Costituzione che prevedeva l'istituzione dei Comitati Regionali di Controllo, in sigla i CO.RE.CO. A distanza di quasi dodici anni e alla luce dei fatti riportati sulla cronaca di questi ultimi anni, il Movimento Giovanile della D.C. considera necessario aprire un tavolo di discussione sulla necessità di reintrodurre i Comitati Regionali di Controllo i quali dovrebbero ritornare poter verificare nel merito tutti gli atti emanati dai Comuni, dalle Provincie e dalle Regioni, affinché essi siano corrispondenti alle leggi e ai regolamenti, impedendo talune anomalie e irregolarità che hanno portato a devastanti scandali degli ultimi tempi, rendendo la politica davvero odiata dalla gente. Il Movimento Giovanile della D.C sostiene, pertanto, l'opportunità che tutto il Partito valuti la proposta così come formulata e, qualora la ritenga meritevole, di volerla estendere a tutti i Partiti e le Forze che siedono nel Parlamento Italiano, per reintrodurre questo importante Organo nelle assise Regionali. Marco Brovelli - Varese Segretario nazionale del Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana
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