Fidarsi è bene. Non fidarsi è meglio !
E’ sempre una buona norma chiedersi “chi e
perché qualcuno ha deciso” all’improvviso, di farci un regalo, così pieno di
apparente positività e di speranza (“Timeo danaos et dona ferentes“, scriveva
saggiamente Omero nella sua Iliade).
Moody’s, che ci aveva stroncato per tante settimane e
che ora afferma che, entro il 2013, l’Italia uscirà dall’incubo della crisi
economica (ovviamente, se continueremo ad osservare gli “ordini operativi
pervenuti, dall’alto del noto “Club Internazionale“).
Fitch.Attraverso il suo Direttore Operativo, David
Riley aveva elogiato Monti (ancora, purtroppo, Presidente del Consiglio) e lo
aveva invitato ad “aprire un po’di luce in fondo al tunnel” (il massimo delle
ovvietà!).
Ma il problema non è la luce in fondo al tunnel.
Il problema è che il suddetto David Riley è stato indagato e sta per essere
rinviato a giudizio dalla Procura penale di Trani per “manipolazione dei
mercati finanziari”.
Non hanno pane? Che mangino brioche.
Siamo all’interno di una realtà, priva di
visione generale, di capacità di analisi, di comprensione dei
problemi, di decisione delle soluzioni.
Un vago ambiente che ricorda l’atmosfera di Versailles, prima della rivoluzione
francese. Proviamo a riflettere in concreto la nostra situazione.
Che fine hanno fatto: - La crescita del Paese? -
Lo sviluppo economico e produttivo? - L’occupazione ed il lavoro? - I problemi
delle famiglie?
- Le imprese piccole, medie e grandi? - Le nostre capacità creative ed
operative?
- I nostri modelli organizzativi nell’area delle Piccole e Medie Imprese
(studiati e copiati dalle più grandi Nazioni: Usa, Cina, Brasile, India)? - Il welfare per gli anziani, per i più
giovani, per le famiglie?
Dream Team.
Recentemente, ancora una volta, Alberto Alesina
e Francesco Giavazzi, noti economisti di livello internazionale, hanno
ripetuto:
“Ciò che conta non è
il debito in sé, ma il rapporto fra il debito ed il reddito nazionale (Pil). Se
l’economia non ricomincia a crescere, quel rapporto non scenderà mai
abbastanza. Diffidate, quindi, di chi propone fantasiose ricette finanziarie
per ridurre il debito, sostenendo che tutto il resto è secondario. E, fra
questi, diffidate chi invoca imposte patrimoniali. Senza una crescita del Pil,
una patrimoniale ridurrebbe il rapporto debito/pil per qualche tempo, ma poi
saremmo ancora una volta al punto di partenza, con le stesse persone ad
invocare una nuova patrimoniale”.
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