LA FORZA CHE HA FATTO GRANDE L'ITALIA

domenica 2 giugno 2013

IL PENSIERO DI UNA MENTE SAGGIA !


Il pensiero di una mente saggia.

 

Ernesto Galli della Loggia, ha scritto - con la lucidità che lo distingue - che, nella situazione attuale, noi non siamo più cittadini di un libero Paese sovrano.

Siamo stati trasformati in semplici sudditi di una realtà territoriale e finanziaria che riceve, da lontano, ordini e disposizioni per la realizzazione di progetti di medio-lungo termine, decisi e pianificati da altri soggetti internazionali. Noi non possiamo accettare che - attraverso modalità e comportamenti contorti ed incomprensibili, a livello delle istituzioni e delle burocrazia europee e nazionali - la nostra storia repubblicana  e le norme supreme della nostra Costituzione Repubblicana possano essere progressivamente cancellate, in modo che l’Italia perda, per volontà di soggetti  terzi, una progressiva e radicale cancellazione della sua sovranità.

A distanza di sessant’anni dalla sua origine ed al di là di ogni apparenza formale nell’ambito dell’Unione Europea, non esiste (compresa la Bce) alcun organo realmente sovranazionale.

Non esiste, cioè, alcun organo che, in materie rilevanti, - ispirandosi ad un interesse collettivo e, comunque, sulla base di un insindacabile giudizio - possa assumere decisioni che siano indipendenti dalla volontà dei Governi e dei Parlamenti dei singoli Stati, stabilendo che occorra sempre e comunque distribuire con equanimità - fra tutti i membri aderenti all’U.E. - i costi ed i benefici delle loro decisioni.

In queste condizioni,  l’ euro è solo formalmente una “moneta europea”..

In realtà, essendo  una “moneta unica” che, alle spalle non ha alcuna autentica unità politico-statale, l’euro è destinato inevitabilmente a divenire qualcos’altro.

Tutto questo perché la sola unità che conta per i cittadini è che, prima o dopo,verranno chiamati a votare ed a decidere,  nelle diverse Nazioni che fanno parte della U.E., su questo tema fondamentale.

Se si continuasse a procedere secondo le modalità attuali nel rapporto tra gli Stati europei, l’euro continuerà ad essere il semplice paravento dietro il quale operano i burattinai internazionali che lavorano affinchè diventino sempre più forti i contrasti e le rivalità tra gli Stati nazionali che aderiscono ad un mai definito soggetto istituzionale europeo.

Naturalmente, l’euro tende sempre più a diventare un’arma insidiosa nelle mani dei Paesi economicamente più forti, contro quelli più deboli.

Nel pieno dell’uragano economico, sociale, finanziario ed occupazionale  artificiosamente scatenato, la coesistenza tra singole individualità statali e la “moneta unica” produce - dovendosi rispettare i “vincoli unitari” - l’effetto di spaccare i Paesi meno forti, trasformandoli, nei fatti, in autentici “Stati vassalli“. E non è un caso che tutta la costruzione europea viene edificata sulla base dell’“immaginario primato della economia” sul quale tutta la costruzione europea è stata edificata.

Beffarda vendetta sulla incapacità dei Governi nazionali di non essere stati in grado di dar vita agli “Stati Uniti d’Europa”, con il consenso elettorale dei cittadini europei, un soggetto istituzionale e statuale unitario che potrebbe  rappresentare gli oltre 400 milioni di cittadini di un nuovo Stato Unitario d’ Europa.

 

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