ngelo, con la selezionata partecipazione di numerosi appartenenti al mondo politico, economico e culturale lombardo, la presentazione dell'ultima opera letteraria " Chi ha ucciso la seconda repubblica ?" del professor Gianstefano Frigerio, già Segretario Regionale della Democrazia Cristiana, ex Parlamentare e membro dell' Assemblea della Nato, nonchè membro dell' Ufficio politico del P.P.E.
Era presente una qualificata Delegazione della Democrazia Cristiana, organizzata dal Dr. Marcello Di Tondo, con il Segretario Nazionale Dr. Angelo Sandri e colui che scrive in qualità di Vice Segretario Nazionale, a rimarcare l'importanza dell'occasione e l'unicità dei rapporti.
E' stata per tutti l'occasione per effettuare una lucida ed equilibrata analisi di un periodo storico che sta declinando ed un assetto politico che sta implodendo, soprattutto per coloro che hanno partecipato con impegno al progetto di riforma.
Certo è che il nostro agitato presente e la nostra ansia di recuperare una prospettiva offuscata del futuro sono segnate profondamente, anzi determinate da alcuni eventi di portata globale : la fine di Yalta ed il faticoso evolversi di un instabile multipolarismo; la globalizzazione ed il consolidarsi della postdemocrazia, Maastricht e l' Euro con l' unione europea, la grande fase di espansione e la drammatica crisi.
Infatti all'interno di questo quadro globale si inseriscono le nostre fragilità ed opportunità; il logoramento del sistema dei partiti e l'esplosione dell'antipolitica, Berlusconismo ed antiberlusconismo, la vecchia retorica del nuovo e la fragilità della progettualità, la debolezza delle Leadership, l'inerzia costituzionale e politica di fronte alle difficoltà di governo generate dalla
A questo punto sembra vitale non abbandonarsi alla rassegnazione ma enunciare con estrema forza alcuni capisaldi : agli italiani va detta la verità e scegliere con chiarezza tra responsabilità e populismo, tra Europa e miope retorica isolazionista; abbiamo bisogno di uno Stato meno pervasivo, una drastica lotta contro l'evasione fiscale, una riduzione della pressione fiscale sul lavoro e sulle famiglie, un taglio netto al debito pubblico; una lunga fase costituente per adeguare il nostro Stato al mondo della globalizzazione ed agli Stati uniti d' Europa; Un nuovo sistema dei partiti che
abbia coscienza del proprio fallimento e della propria necessità costituzionale.
In sintesi, la democrazia è il futuro che vogliamo e non il ricordo del passato seppur importante, nè la conservazione dello stato attuale.
Dr. Luca Agnesino - Bergamo
Vice-Segretario nazionale Vicario
della Democrazia Cristiana
< luca.agnesino@dconline.info >
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